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Rif. Bibliografico

VILLA ADRIANA. ARCHITETTURA CELESTE. I SEGRETI DEI SOLSTIZI

La Villa adriana di Tivoli – costruita dall'imperatore Adriano a partire dal 117 d.C – è la più grande e complessa Villa imperiale dell'antichità romana, uno dei capolavori dell'architettura di tutti i tempi.
Riscoperta alla fine el Quattrocento è stata studiata per più di cinque secoli, ma vi sono ancora molti segreti da scoprire, che vengono svelati in questo libro, che si concentra sulla Spianata dell'Accademia – la più alta della Villa – ed i suoi edifici: Accademia e Roccabruna, e racconta la loro storia millenaria.

L'edificio dell'Accademia si trova ancor oggi in proprietà privata e non è mai stato aperto al pubblico. Lo visiterete virtualmente grazie a splendide fotografie inedite come quelle del Tempio di Apollo. È una grande sala circolare di ben 13 metri di diametro, un tempo coperta da una cupola: è stata vista e disegnata da alcuni dei più grandi architetti del Rinascimento fra i quali Pirro Ligorio e Andrea Palladio.

L'Accademia si trova sulla Spianata dell'Accademia, alla quale si accede con una rampa inclinata posta vicino all'edificio di Roccabruna, che invece è aperto al pubblico ed è incluso nel percorsi di visita di Villa Adriana.

A Roccabruna si arriva con un sentiero che parte dall'Antiquarium presso il Canopo, costeggiando un oliveto con alberi secolari.
L'edificio ha un piano inferiore con una grande Sala a cupola di nove metri di diametro. Al piano superiore vi era un Tempietto circolare con sedici colonne doriche; la cella interna ottagonale aveva una porta rivolta verso l'Accademia e tre finestre. Il Tempio è crollato in epoca tardo antica, ed era coperto da una cupola di cui si vedono grossi frammenti di calcestruzzo sul terreno. Nel 1940 Lugli ne ha disegnato l'alzato ricostruito.

All'interno della Sala a cupola del piano inferiore sbucano quattro condotti in muratura che si aprono nelle facciate. Grazie ai rilievi sul campo e all'Archeoastronomia ne abbiamo scoperto la funzione ed i segreti simbolici.
Due di essi erano "condotti luminosi" che ancor oggi creano spettacolari illuminazioni nei giorni del Solstizio estivo (21 giugno) o in quelli del Solstizio invernale (23 dicembre).
Solo in quelle date i raggi del Sole entrano dai condotti e creano una Lama di Luce che aveva un preciso significato simbolico legato alla dea Iside che dominava l'Universo e le Stagioni, come spieghiamo nel nostro libro.
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INDICE
Parte I - Giuseppe Veneziano, Il Cielo sulla Terra:

 1. L’uomo, la Spiritualità, il Cielo;  2. Il cielo quale origine e destinazione della natura umana; 3. Roma, la filosofia greca e l'astrologia; 4. Roma e l'astronomia; 5. Templum in coelo, templum in terra. Astronomia nei riti di fondazione; 6. Astronomia e architettura antica; 7. L'astronomia nelle festività del calendario romano.
Parte II - M. De Franceschini, Villa Adriana
:
8. Archeoastronomia romana: i precedenti;: Horologium Augusti,  Domus Aurea, Pantheon. 9. Villa Adriana;  10. Accademia;   11. Roccabruna;
Parte III - Conclusioni:

12. M. De Franceschini, Archeoastronomia a Villa Adriana: significato simbolico 13. G. Veneziano, Orientamenti astronomici a Villa Adriana;
Parte IV - Appendice - Parte V - Bibliografia e indici.


Villa Adriana - Progetto Accademia
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VILLA ADRIANA di Marina De Franceschini

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